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Il Welfare non è un lusso

Il Welfare non è un lusso

Gli operatori sociali che rischiano di perdere il lavoro, insieme agli utenti la cui assistenza potrebbe non essere più garantita e le loro famiglie: si torna in piazza al grido di “Il welfare non è un lusso”, a denunciare la situazione disastrosa che vivono da tempo i servizi sociali e socio-sanitari in Campania, e non solo.

 

”La politica dimentica i disabili” sarà l’altro slogan della manifestazione nazionale, organizzata dall’associazione Tutti a Scuola, con il gruppo Gesco, Federconsumatori Campania, Legacoopsociali Campania, prevista per mercoledì 7 novembre 2018, a partire dalle 16, con raduno in piazza del Plebiscito.

La mobilitazione del terzo settore napoletano torna dopo 11 anni con un’iniziativa dedicata ai temi della disabilità e delle diseguaglianze sociali tra Nord e Sud del Paese.

Hanno aderito finora: Cooperativa L’Orsa Maggiore; AGCI Solidarietà; Dedalus Cooperativa Sociale; Associazione Jonathan; Associazione Officine Gomitoli; Forum Disuguaglianze Diversità; SOL.CO. Napoli Consorzio di Cooperative Sociali; Gruppo consiliare di Napoli in Comune a Sinistra; ASSI (Associazione Sindrome Sotos Italia) Gulliver.

L’appello della manifestazione

“Il welfare non è un lusso/La politica dimentica i disabili” è la manifestazione che vuole sollecitare la più ampia partecipazione possibile con l’obiettivo di riunire in piazza a Napoli utenti di servizi socio-assistenziali, persone con disabilità, familiari, rappresentanti sindacali e operatori sociali della Campania e di altre regioni del Sud Italia con l’obiettivo di portare all’attenzione di tutti i cittadini italiani la situazione di grave sofferenza che investe le persone più fragili, a partire da quelle con disabilità fisica e psichica.

La recente manovra economica del Governo nazionale, in perfetta continuità con quelle dei governi precedenti, dimostra la incapacità della politica ad affrontare le questioni strutturali del nostro welfare. Allo stesso tempo le scelte regionali stanno smantellando l’intero sistema di welfare locale costruito con l’impegno e la fatica di migliaia di operatori sociali negli ultimi 30 anni.

Qui di seguito alcune delle questioni che hanno ispirato la mobilitazione:

  • I Livelli essenziali di assistenza (Lea) vengono messi in discussione dai continui tagli al sistema sanitario nazionale che stanno penalizzando soprattutto il Sud;
  • La pur giusta misura del Reddito di cittadinanza così come progettata dall’attuale Governo rischia di rivelarsi come uno strumento per liquidare i più deboli con il solo sostegno economico senza prevedere una adeguata offerta di servizi sociali, sanitari ed educativi;
  • Le già drammatiche differenze nel welfare tra Nord e Sud del Paese assieme alla richiesta di autonomia di alcune regioni del Nord, metteranno definitivamente in discussione i principi di uguaglianza e giustizia sociale sanciti dalla Costituzione italiana.
  • La riorganizzazione del sistema sanitario nazionale nelle regioni meridionali sta causando lo smantellamento del sistema dei servizi territoriali e rinnegando il valore dell’integrazione socio-sanitaria e dell’apporto del terzo settore, in particolare nell’ambito dei servizi per gli anziani, la disabilità, la salute mentale e le tossicodipendenze.

Per le persone con disabilità nessuna politica di inclusione viene ipotizzata dal Governo M5S –Lega:

  • la scuola dell’inclusione per oltre 250mila alunni con disabilità resta un’avventura per le famiglie alle prese con ore di sostegno insufficienti, barriere architettoniche, insegnanti non specializzati e carenze per l’assistenza specialistica e alle persone;
  • il fondo per l’autismo risulta essere un misero e inutile obolo che non affronta nemmeno in minima parte le difficoltà delle oltre 400mila famiglie con figli autistici;
  • la legge sui caregiver (familiare assistente) attesa da oltre 20 anni rimane una speranza senza risposte;
  • la legge sul Dopo di noi andrebbe finalmente finanziata adeguatamente per permettere a tutte le famiglie delle persone con disabilità di invecchiare e morire senza il terrore di abbandonare il proprio figlio.

Per aderire alla manifestazione con la propria organizzazione scrivere a:

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Lista adesioni

  • Gesco (promotore)
  • Tutti a scuola
  • Federconsumatori
  • Legacoop sociali Campania
  • Associazione Officine Gomitoli
  • Forum Disuguaglianze Diversità
  • SOL.CO. Napoli Consorzio di Cooperative Sociali
  • AGCI Solidarietà
  • Associazione Jonathan
  • Cooperativa sociale Dedalus
  • Cooperativa sociale L’Orsa Maggiore
  • Gruppo consiliare di Napoli in Comune a Sinistra
  • ASSI (Associazione Sindrome Sotos Italia) Gulliver

Fonte: Napoli città solidale


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Opera in strutture pubbliche e private gestendo servizi residenziali e semiresidenziali tra cui Servizi Intermedi Residenziali (SIR) e Centri Diurni Riabilitativi /CDR) nell'Area Psichiatrica, nell'Area Dipendenze, Comunità di Accoglienza e Centri Diurni per Anziani.

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